Che siano posate, piattini, brocche o vassoi: l’argenteria può essere usata per apparecchiare la nostra tavola e rendere ancora più elegante una cena. Il galateo non la vieta assolutamente, però pone alcune regole per il suo utilizzo.
Evitare gli eccessi
Bellezza sì, ma anche eleganza: una tavola apparecchiata con molti complementi in argento può risultare eccessiva e andare a rompere l’armonia. Le stravaganze non sono ben accette dal galateo, così come l’ostentazione delle proprie risorse economiche: è meglio, quindi, usare l’argenteria con moderazione, andando a posizionare solo pochi pezzi che saranno in grado di rendere più raffinato l’insieme. Ovviamente tutto quello che si deciderà di usare deve essere pulito e ben lucidato, senza alcuna ossidazione, segno di cura dei dettagli.
Cosa mettere in tavola
Quali sono i pezzi di argenteria che i commensali possono trovare in tavola? Ovviamente le posate (in questo caso, però, il galateo consiglia di lasciare altri elementi, come le ceramiche o i bicchieri, più sobri), i centrotavola, eventuali candelabri e le saliere, ma anche altri complementi, che devono, però, soddisfare alcuni requisiti. Piattini per il pane, piatti per le coppe della macedonia e vassoi, infatti, se di questo materiale devono avere un centrino, in stoffa o ricamato, mentre le legumiere dovranno avere un interno in vetro o ceramica: questo, ovviamente, per ragioni di igiene e pulizia.
Cosa mettere fuori dalla tavola
Se i sottobottiglie possono essere ammessi in tavola, per proteggere la tovaglia da gocce di vino o macchie difficili, i sottobicchieri, anche se di argento, andranno utilizzati soltanto nel dopocena, durante la degustazione di distillati e liquori. Anche caffè ed eventuali pasticcini possono essere serviti con utilizzando pezzi di argenteria, come cucchiaini e vassoi: questi ultimi, però, se trasportano del cibo devono sempre, secondo il galateo, essere provvisti di un centrino.
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