Le Regole Fondamentali del Galateo

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Le regole del galateo coprono tutti gli aspetti del vivere comune: e se alcune possono essere osservate solo durante eventi più formali, come ricevimenti o matrimoni, altre sono considerate fondamentali e da seguire quotidianamente.

A tavola

Non bisogna aspettare cene o pranzi di gala per attenersi al galateo a tavola: in una qualsiasi occasione ci sono norme che, per il bene della propria famiglia o degli amici bisognerebbe seguire. Innanzitutto fumo e cellulare sono banditi da un qualsiasi pasto, proprio per rispettare gli altri commensali: se la sigaretta, infatti, potrebbe infastidire alcune persone, l’utilizzo di smartphone e tablet quando si è in compagnia è un segno di poco rispetto. La posa corretta, anche in momenti più informali, prevede che ogni persona debba tenere sempre i piedi sotto al tavolo, mai incrociati sulla sedia o esterni, i gomiti non appoggiati alla tovaglia e il busto eretto, e non chino sulla pietanza. Ovviamente è anche bene non parlare mentre si mastica, bere e mangiare contemporaneamente, utilizzare lo stuzzicadenti di fronte a tutti o pulirsi la bocca con la tovaglia (per questo c’è il tovagliolo).

Abbigliamento

Le regole del vestiario seguono molto le occasioni: ogni momento della giornata o evento particolare può avere bisogno di un abbigliamento tutto suo, partendo proprio dal lavoro. Chi è in ufficio dovrà, in via generale, proporre un’immagine di sé professionale e sobria, preferendo tailleur o vestiti non troppo stravaganti, sempre puliti e stirati, evitando, per le donne, scollature profonde o gonne troppo corte, mentre per gli uomini, cravatte allentate (o di colori troppo sgargianti) o vestiti non coordinati con la camicia.
Più casual, invece, l’abbigliamento per il tempo libero, che non deve mai far sembrare una persona trasandata o poco pulita, mentre per occasioni più formali, come serate a teatro, cene di gala o ricevimenti, bisognerà scegliere abiti adatti all’evento.

Gli accessori

Tutti i momenti di condivisione e di vivere comune hanno le loro regole: per buona educazione, ad esempio, bisognerebbe togliersi gli occhiali da sole non semplicemente quando si entra in un locale chiuso (per migliorare la visibilità) ma anche quando si incontra una persona (solo in questo modo la si potrà guardare dritta negli occhi). Per quanto riguarda il cappello, il bon ton vuole che questo sia tenuto in testa sempre dalle signore in ogni occasione, quindi anche nei luoghi chiusi chiesa inclusa, anche se a teatro (o al cinema) l’etichetta prevede che questo non debba essere troppo voluminoso per non infastidire la visuale delle altre persone. Viceversa gli uomini hanno il dovere di togliere questo capo d’abbigliamento non solo nei luoghi chiusi, ma anche nel momento in cui incontrano una signora: le regole del galateo vogliono che un signore saluti una donna togliendosi brevemente il cappello afferrandolo dalla sua calotta.

Photo credit: Photl.com

11 commenti su “Le Regole Fondamentali del Galateo”

  1. sono stato invitato per una visita di cortesia e la famiglia ospitante mi obblica a togliermi le scarpe e a camminare anche senza le ciabatte cioè a piede scalzo.
    é una buona norma?
    può la stessa fare a casa mia?
    anticipatamente grazie.

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    • Ciao Antonino, in genere questa usanza avviene in Giappone, Austria, Polonia, Svezia, ecc. per ragioni igieniche e di aducazione. Il Bon Ton esclude però di intimare ai propri ospiti di togliersi le scarpe. La richiesta di lasciare le scarpe ed entrare in casa scalzi richiede un grado di amicizia o intimità tra il padrone di casa e la persona in visita. È comunque buona educazione da parte del visitatore pulirsi bene le scarpe sullo zerbino prima di entrare. Rimane buona regola lasciare gli ospiti liberi di indossare le scarpe e nel caso ci venisse chiesto di toglierci le scarpe, è educato non polemizzare.

      Continua a seguirci che presto tratteremo argomenti simili! 🙂

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  2. Salve! Nelle presentazioni formali, ad esempio in ambito militare tra alti ufficiali, se viene presentato un fratello quest’ultimo ha l’obbligo di presentarsi con nome e cognome o, visto che il cognome è già conosciuto, può bastare il nome? Grazie!

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  3. Buongiorno, al fine di permettere alle mie figlie di rispondere per le rime alla mia ex suocera, vorrei porre una domanda portando un esempio concreto:
    lei ha venduto casa e partita per il Brasile, senza dire nulla a nessuno, ad esclusione ovviamente del figlio. Le nipoti hanno saputo perchè io con il mio lavoro ho potuto fare delle verifiche che mi hanno messa a conoscenza del suo trasferimento, con di conseguenza conferma da parte del mio ex marito.
    Durante la sua lontananza non ha mai chiamato le nipoti, se non tramite la chat sul telefonino.
    E’ tornata in Italia dopo 6 mesi.
    Il punto di domanda è chi tra le nipoti e la nonna dovrebbe o meglio avrebbe dovuto effettuare il primo contatto telefonico?
    E’ giusto dire a due bambine una di 10 e l’altra di 12, “quando venite a trovare Nonna”?
    Non dovrebbe essere chi parte ad avvisare sia della sua partenza che del suo ritorno? Non dovrebbe essere sempre chi torna da una viaggio ad andare a fare visita ai suoi familiari, rimasti a casa ? Considerando poi che parliamo di due bambine.
    Grazie per l’attenzione cordialmente
    Susanna

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  4. Salve! A breve avrò occasione di partecipare ad alcune cene in cui la forma è richiesta. la mia domanda è, come devo posizionare la posate per far capire che ho terminato di mangiare. Grazie.

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    • Ciao Jessica,
      per comunicare che ti è gradito il pasto, è sufficiente mettere le posate in modo parallelo in orizzontale dentro il piatto.
      Continua a seguirci che a breve approfondiremo anche questo aspetto.

      Buona giornata

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  5. Buongiorno.

    vorrei sapere gentilmente, se si usa dire ‘piacere’ quando si viene presentato e ‘salve’ quando si saluta.

    Grazie e codiali saluti, Christina

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    • Buongiorno Christina,
      in genere si dovrebbe evitare di dire “piacere” perché è un termine volgare se si pensa al suo significato. Sarebbe più opportuno dire “lieto/a”. “Salve” è colloquiale ed è una via di mezzo fra formale ed informale.

      Saluti

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  6. Questa mattina mi hanno eletta rappresentante di classe.
    La prossima settimana ho il consiglio di istituto.
    Come mi devo comportare a livello di modo di conversazione con i miei professori, gente colta e molto istruita?
    Grazie anticipamente.

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